Il Coinvolgimento su Facebook è in forte calo e in Italia questo è molto più accentuato che nel resto del Mondo. I Social Network sono sempre più visti come un luogo dove poter condividere la nostra attività quotidiana e guardare quella degli altri, il tempo di reazione davanti al post (colpa di Instagram) è diminuito drasticamente e sul Social Blu non ci si ferma più nemmeno a mettere il like! Non mettere un like, non inserire un commento e non condividere il post significa abbattere le iterazioni ovvero il coinvolgimento su Facebook, il cosiddetto “engagement” tanto cercato e utile per una maggiore visibilità del post.

Il Coinvolgimento su Facebook nel nuovo algoritmo.

Nel 2018, a Gennaio, Facebook ha stravolto un po’ le carte in tavola introducendo un nuovo Algoritmo che favorisce la visibilità del post dell’utente con chi gli è più vicino, magari con i familiari e gli amici stretti. Questo ha portato una riduzione drastica della visibilità delle pagine ma a mio avviso, ha portato anche gli utenti a non avere più grosso interesse sul proprio news feed in quanto vedono sempre e solo quello che fanno gli amici più stretti e non il resto dell’utenza che, ahimè, resta nascosta. Quindi si accede a Facebook con fare “passivo” lo si guarda da lontano, si legge il post (non troppo lungo) e si va avanti senza nemmeno mettere un like, un commento o condividerlo. Qualche giorno fa evidenziavo su Facebook questo comportamento grazie ad uno studio fatto da SocialBakers che sottolineava come gli Italiani preferiscono guardare e non commentare il post degli amici o delle varie pagine.

Questi risultati hanno stuzzicato la mia curiosità per comprendere meglio il perché di questo comportamento e l’ho fatto cercando nella cerchia delle mie amicizie e delle loro abitudini. Logicamente ho allargato la rete delle mie domande sui social a vari soggetti che hanno età diversa e anche stato sociale diverso così da capire meglio il loro atteggiamento.

Il Coinvolgimento su Facebook come aumentarlo?

Tutte le mie interviste concordavano sul fatto che non si riesce a stare sul post per troppo tempo, lo si legge veloce o si guarda la foto in modo veloce. Se si è su Instagram si mette il cuoricino con il “doppio tap” se invece la troviamo su Facebook il like non è scontato. Le news o i link in generale, vengono visti se hanno un’immagine interessante ma vengono cliccati se il titolo li convince altrimenti, avanti con il feed. Tutto questo probabilmente lo sapevamo già ma mi mancava il fattore età che aumenta drasticamente nei più giovani! Loro stanno davanti al post molto meno tempo, leggono di meno e preferiscono le storie perché sono semplici da mandare avanti e da osservare.

Per aumentare le iterazioni quindi il Coinvolgimento su Facebook e, di riflesso, aumentare anche la visibilità della pagina, il Social di Mark Zuckerberg ha provato introducendo il pulsante “sondaggi” in modo che si dia l’opportunità di soffermarsi sul post e dare un parere ma, non sembra che questo cambi la situazione e, infatti, dal grafico che vediamo sopra possiamo notare come l’engagement sia sceso sotto il 50% in un anno!

Sembra quasi inevitabile che l’utenza si stia letteralmente abituando a “vedere” i Social Network in modo passivo come un “guardone” alla finestra che osserva le persone passare sotto di lui senza nessuna interazione. Questo tizio alla finestra potrà godere di qualche scampolo di vita di queste persone che condivideranno con lui quell’attimo sotto il suo sguardo senza però lasciare traccia e quindi senza l’opportunità di “rivedersi” in un futuro.

Di certo il marketing online non viaggia solo sui Social Network e quindi, studiare come si sposta l’utenza è importantissimo così come si è fatto in questi anni che si è assistito a come migrava da un servizio ad un altro assecondo la moda e l’usabilità.

Oggi assistiamo ad una migrazione verso i sistemi di messaggistica che si stanno trasformando, pian piano, a piccoli Social Network tra noi e i nostri contatti. Così arrivano le Storie di Whatsapp che sono sempre più usate dai giovani per condividere con gli amici stretti alcuni momenti e pensieri quotidiani più intimi, più liberi e senza tabù con la certezza, sbagliata, del “tanto mi vedono solo i miei amici“.

Aumentano gli utenti su Telegram che è in continua trasformazione tra la messaggistica e il social come un’ecosistema assestante e libero dalle costrizioni e regole che il Web impone. WeChat diventa una piattaforma che in oriente è strautilizzata e fa coppia con Tik Tok che anche in Europa sta cavalcando in modo prepotente le classifiche come Social, incidendo fortemente e rosicchiando utenza a Zuckerberg.

Tutto è in evoluzione e l’utenza sembra stufa della solita solfa così si cerca qualcosa di più privato ma sempre social, un paradosso che stiamo vivendo in questo momento di estrema confusione ma che è certamente ricco di nuova linfa per tutte le persone che sono pronte a trovare nuovi stimoli e nuove sfide! Chi si occupa di Web Marketing e Comunicazione deve tener conto anche di questa evoluzione e provare a usare strumenti che, per antonomasia, sono “anti marketing”. Dagli ultimi report sembra che le pubblicità stiano riscuotendo nuovamente successo, ovvero, l’utenza è più attenta alle pubblicità e probabilmente questo perché si “cerca qualcosa di nuovo” quindi, chi deve proporre un servizio o un prodotto per un’Azienda o un’Attività, deve sempre sperimentare nuove forme di comunicazione non assicurando mai il successo che potrebbe essere timido o devastante.